Dott. Enrico Ballor – Pneumologo Torino

Sindrome delle Apnee del Sonno (SAS – OSAS) e Russamento

Dott. Enrico Ballor

Che cos’è la Sindrome delle Apnee del Sonno?

Si definisce Sindrome delle Apnee del Sonno un quadro clinico complesso derivante dalla significativa riduzione della normale capacità di ventilare i polmoni durante il sonno (apnee) e conseguentemente di ossigenare adeguatamente il sangue, caratterizzato dalla presenza di una serie di sintomi ben definiti.

Si distinguono diversi tipi di apnea:

  • Apnee ostruttive
    Consistono in cessazioni del normale flusso dell’aria diretta ai polmoni provocate dall’occlusione delle alte vie aeree, nonostante sia presente un’intensa attività dei muscoli inspiratori.
    Tali apnee, se si presentano frequentemente nel corso del sonno, sono responsabili della Sindrome delle Apnee del Sonno Ostruttiva (OSAS)
  • Apnee centrali
    Consistono in apnee secondarie ad inattività dei muscoli inspiratori e sono responsabili della Sindrome delle Apnee del Sonno Centrali (anche se tale variante raramente è pura, essendo spesso associata nel contesto di sindromi da apnee miste)
  • Apnee miste
    Consistono nella combinazione delle due precedenti che si susseguono, alternandosi, nel corso del riposo notturno.

Le apnee si possono verificare in tutte le fasi del sonno, sia in quello cosiddetto REM in cui sono presenti movimenti oculari rapidi, sia in quello non-REM.

Che cosa provoca la Sindrome delle Apnee del Sonno Ostruttiva (OSAS)?

La ricorrenza di apnee del sonno è molto comune fra i russatori, tanto che spesso è proprio la comparsa del russamento che rivela la presenza di disturbi respiratori legati al sonno.

Il russamento consiste in una ciclica occlusione reversibile delle vie aeree superiori, precipitata da una riduzione del tono muscolare, ed i pazienti presentano in modo caratteristico una sequenza di episodi di silenzio-russamento.

Il silenzio rappresenta il momento di apnea, mentre il russamento riflette la risoluzione dell’ostruzione.

L’ostruzione determina l’impossibilità al passaggio dell’aria a livello delle alte vie respiratorie, con conseguente apnea e ipossiemia dimostrabile con un ossimetro, strumento in grado di misurare la quantità di ossigeno legata all’emoglobina del sangue (saturazione %) .

L’obesità rappresenta un fattore causale e aggravante l’ostruzione delle vie aeree, mentre sia l’assunzione di farmaci ipno-inducenti (sonniferi), che il consumo di alcool (anche solo un bicchiere di vino nel corso del pasto serale) sono fattori che determinano la riduzione del tono muscolare dei muscoli del faringe e la caduta all’indietro della base della lingua con conseguente ostruzione delle vie aeree.

Donna stanca a letto, insonnia, marito che russa

Quali sono le conseguenze e i sintomi della Sindrome delle Apnee del Sonno Ostruttiva (OSAS)?

La principale conseguenza della Sindrome delle Apnee del Sonno Ostruttiva è l’ipossiemia, cioè la caduta anche importante della normale ossigenazione del sangue nel corso dell’apnea che determina, nel tempo

  • poliglobulia (aumento della viscosità del sangue) con possibili problemi di ordine circolatorio
  • ed ipertensione arteriosa (aumento della pressione del sangue).

Altre conseguenze importanti consistono nella comparsa frequente di risvegli nel corso della notte, con sonno disturbato e agitato associato a movimenti repentini degli arti e frequente tendenza alla stanchezza, fino all’addormentamento, nel corso della normale attività diurna, con aumentato rischio di incidenti durante la guida dei veicoli o nel corso di attività lavorative che richiedano particolare vigilanza.

Ancora, risultano ridotti i livelli di attenzione, concentrazione e memoria anche secondari alla presenza del sonno disturbato, ed al risveglio i pazienti possono presentarsi disorientati ed ansiosi e possono lamentare cefalea frontale che dura molte ore e disagio respiratorio (dispnea).

Altri disequilibri dell’assetto psichico consistono

  • nella ridotta capacità di giudizio
  • nella comparsa d’irritabilità e
  • di mutamenti del comportamento con comparsa di improvvisi scatti emotivi e da depressione e cambiamento dell’umore associati a cattivo rendimento nel lavoro.

Conseguenze assai gravi, poi, sono

  • la comparsa di ipertensione polmonare con sintomi di scompenso cardiaco destro e di aggravamento della dispnea e
  • la possibilità di aritmie miocardiche talora letali (fibrillazione ventricolare) specie in soggetti con ischemia cardiaca pregressa .

La presenza di russamento, infine, è spesso responsabile di gravi conseguenze sulla vita relazionale e di conflitti con il partner, con deterioramento talora serio delle normali relazioni sociali e sentimentali.

Anche la normale vita sessuale dei pazienti può risultare gravemente disturbata.

Come si fa la diagnosi di Sindrome delle Apnee del Sonno Ostruttiva (OSAS)?

Nel sospetto di Sindrome delle Apnee del Sonno è utile sottoporre il paziente ad un preliminare monitoraggio notturno della saturazione emoglobinica del sangue attraverso l’impiego di un semplice apparecchio digitale da applicare al dito (ossimetro), in grado di registrare gli eventuali episodi di desaturazione.

In tal modo è possibile confermare o escludere la presenza di apnee che, in una seconda fase, saranno poi meglio tipizzate nella loro varietà centrale o ostruttiva attraverso una polisonnografia, registrazione notturna non invasiva praticabile, con i moderni polisonnigrafi portatili, anche al domicilio del paziente.

Qual è la terapia della Sindrome delle Apnee del Sonno Ostruttiva (OSAS)?

Nel caso in cui la polisonnografia confermi la Sindrome delle Apnee del Sonno Ostruttiva (OSAS), al fine di impostare correttamente la terapia del disturbo è consigliabile sottoporre il paziente ad una valutazione otorinolaringoiatrica per escludere situazioni predisponenti quali:

  • ipertrofia tonsillare
  • alterazioni morfologiche favorenti della mandibola (micrognazia) e della lingua (macroglossia da acromegalia e mixedema tiroideo)
  • alterazioni del palato molle (eccessivo sviluppo è/o lassità del velo palatino)
  • ostruzione delle cavità nasali con presenza di rinite cronica allergica e/o vasomotoria

Particolare attenzione deve poi essere posta alla valutazione del peso corporeo del paziente, con correzione del sovrappeso nel caso in cui sia presente.

Andranno presi in considerazione la sospensione del consumo di alcoolici (vino compreso) prima del riposo notturno, si dovrà limitare fortemente l’uso di sonniferi e si dovrà escludere che sia in corso un trattamento con testosterone (aggravamento della OSAS).

Dopo essersi accertati del rispetto dei punti precedenti, il trattamento strumentale più efficace risulta essere la C-PAP nasale, dispositivo atto a mantenere pervie le vie aeree nel corso della notte attraverso la creazione di un flusso d’aria a pressione continua positiva trasmessa al paziente da un ventilatore collegato, col tramite di un tubo in materiale plastico, ad un’apposita mascherina faciale.

Non è tuttavia da trascurare un approccio al problema molto meno impegnativo, specie nel caso di pazienti il cui disturbo prevalente risulti essere il russamento più che non la patologia secondaria ad un elevato indice di apnea (tempo medio per notte in cui il paziente non respira).

Si tratta, in questo caso, di semplici dispositivi funzionali reperibili presso centri odontoiatrici specializzati, consistenti in vere e proprie placche orali in resina confezionate sulla base di un’impronta orale personale.

A differenza della C-PAP nasale tali apparecchi mobili sono spesso molto ben tollerati nel corso della notte e non comportano problemi e disagi relativi all’accettabilità del trattamento anche da parte del partner.

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