Uno dei maggiori problemi che si riscontrano nella lotta al tumore del polmone riguarda l’attuale necessità di una precocità diagnostica che, ad oggi, purtroppo si scontra con la scarsità o con l’assenza di sintomi di tale patologia in fase iniziale.
Quando, quindi, il tumore polmonare potrebbe essere più facilmente affrontato e risolto in modo radicale, la diagnosi dello stesso diviene impossibile o per lo meno altamente improbabile per il fatto che lo stesso non da, fin dall’inizio, quei segni di sé che ne consentirebbero una precoce individuazione (vedi “Emissione di sangue dalla bocca con la tosse: è sempre tumore?” – “Fumo di sigaretta, tosse, catarro e tumore del polmone: i consigli dello pneumologo” – “Noduli polmonari”).
Tenuto conto che solamente una precocità di riscontro della sua presenza potrebbe consentire di sconfiggere uno dei tumori maligni considerati tra i più subdoli, pericolosi e difficili da vincere (vedi “Gli esami per individuare le malattie respiratorie e i tumori polmonari e pleurici”), è evidente come una diagnosi precoce rappresenti oggi uno tra gli obiettivi sui quali si concentrano le maggiori attenzioni in campo pneumologico e oncologico (vedi “Inquinamento urbano e cancro polmonare”).
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Una buona notizia, a questo proposito, giunge dall’Istituto Europeo di Oncologia (I.E.O.) di Milano, dove è stato recentemente possibile mettere a punto un nuovo test decisamente preciso e poco invasivo (prelievo di sangue), già disponibile ma attualmente ancora in fase di perfezionamento (un altro era già precedentemente disponibile – vedi “Tumore del polmone: diagnosi precoce non invasiva con il test del respiro (breath test)”), in grado di individuare la presenza del tumore polmonare in fase molto precoce.
Tale esame, del quale verranno pubblicati i dati preliminari dello studio “Cosmos II” sul “Journal of the National Cancer Institute”, consentirà di individuare, attraverso il reperimento di tracce genetiche del tumore liberate precocemente dallo stesso nel sangue dei pazienti che ne sono affetti (micro-RNA), la presenza del tumore maligno polmonare in una fase molto più precoce rispetto a quella consentita oggi dalla TAC del torace, spesso individuabile oggi per pura fortunata coincidenza (esame radiografico praticato occasionale per altri motivi) o al prezzo di sottoporre i pazienti a rischio (soggetti fumatori) ad un incredibile numero di esami radiografici spesso negativi.
Ciò permetterà, non appena il test sarà disponibile su larga scala, di selezionare una popolazione di pazienti positivi allo stesso, sui quali procedere molto precocemente con indagini diagnostiche mirate a individuare la precisa sede della neoplasia maligna, al fine di eliminarla quando ancora non ha prodotto danni.
Specie nel caso dei soggetti fumatori, tale esame permetterà di controllare in modo meticoloso una popolazione di soggetti che per definizione rappresenta una di quelle a più alto rischio di sviluppare il tumore del polmone, consentendo in tal modo di incidere sensibilmente sulla mortalità legata allo stesso, oggi purtroppo molto elevata.
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