La polmonite (vedi “Polmonite e broncopolmonite”) consiste in una malattia infiammatoria del polmone classicamente riferita, dall’immaginario collettivo, al periodo invernale o comunque ad un periodo freddo dell’anno.
Ciò vale anche per la broncopolmonite, termine con il quale si definisce un processo infiammatorio che interessi non solamente il polmone ma anche i bronchi.
La comparsa di una polmonite estiva, in un periodo caratterizzato dalla presenza di un clima caldo così distante da quel freddo immaginato come necessario a provocarla, mette in moto la fantasia popolare e soprattutto allarma il paziente e i famigliari, impegnati a cercare di spiegare un quadro patologico che, comparendo in un momento dell’anno senza apparente giustificazione, non può spiegarsi in altro modo se non ipotizzando una sua maggiore gravità.
E’ bene chiarire subito che la polmonite in sé non cambia, nella sua presentazione, in funzione del periodo dell’anno in cui compare, caratterizzandosi in ogni modo da sintomi fondamentalmente sempre uguali, tra i quali:
- Febbre, talora anche molto elevata
- Dolore al torace, presente o accentuantesi tipicamente nel corso degli atti respiratori (vedi “ Dolore intercostale: qual è la causa?”)
- Dispnea (difficoltà respiratoria)
- Tosse, accompagnata spesso da espettorazione muco-purulenta e dalla possibile presenza di sangue nel catarro, definita emoftoe (vedi “Emissione di sangue dalla bocca con la tosse: è sempre tumore?”)
- Prostrazione del paziente, che si presenta spesso molto stanco e sofferente.
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Qualche differenza poco rilevante può riguardare i sintomi con i quali la polmonite si presenta, e precisamente modeste differenze sintomatiche tra il caso in cui l’infezione sia batterica e quello in cui sia invece virale (virus).
Talvolta è possibile la comparsa di manifestazioni daHerpes simplex labialis (febbre del labbro), in particolar modo nel caso in cui il germe responsabile della polmonite sia lo pneumococco ( Diplococcus Pneumoniae).
Quali sono le cause che scatenano una polmonite d’estate?
Al di la, quindi, dei maggiori motivi di apprensione che la polmonite genera quando compare nel periodo estivo, vediamo quali possono essere le cause tali da giustificarla in questo momento dell’anno:
- La presenza di temperature elevate giustifica in estate l’uso di condizionatori e di climatizzatori.
Tali apparecchi presentano, da un lato, il vantaggio di attenuare il disagio legato al caldo eccessivo, ma dall’altro rappresentano qualche rischio per la salute, specie per quei pazienti che, affetti da malattie respiratorie croniche quali bronchite cronica, enfisema polmonare, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), sindrome sinuso-bronchiale e bronchiectasie, vedono in un loro uso esagerato (temperature e umidità dell’aria mantenute troppo basse rispetto a quelle esterne) l’occasione di aumentare la possibilità di contrarre infezioni respiratorie favorite dall’irritazione delle mucose conseguente agli sbalzi termici e alla presenza dell’ozono prodotto spesso in quantità elevate dall’irraggiamento solare. - Esistono condizioni predisponenti, spesso ignorate dal paziente, che possono talora favorire la comparsa di un’infezione respiratoria, giustificando in tal modo una polmonite anche nel periodo estivo.
Tra queste le bronchiectasie, malformazioni bronchiali di cui spesso il paziente non è a conoscenza.
Esse rappresentano una condizione di aumentato rischio clinico a manifestare un’infezione bronchiale (bronchite) o polmonare (polmonite) nel momento in cui il paziente venga esposto alle perfrigerazioni esagerate dei locali mal climatizzati o a condotte poco prudenti da un punto di vista igienico ed infettivologico, spesso assai frequenti nel periodo estivo (raffreddamento esagerato della superficie corporea bagnata esposta all’aria e al vento in moto o in auto aperte, vestiario non adeguato, contatti stretti con pazienti portatori di virosi respiratorie in locali da ballo climatizzati, ecc.). - Nel periodo caldo, inoltre, banali episodi di bronchite acuta, che nel periodo freddo consiglierebbero prudenza e sarebbero trattati in tempi rapidi con una condotta adeguata, vengono spesso ignorati da una pletora di “Rambo” che si sente immune per definizione alle infezioni, consentendo, con gli strapazzi fisici poco intelligenti visti sopra, una maggior facilità di progressione della bronchite fino al suo complicarsi con una polmonite.
- Indipendentemente dal periodo freddo o caldo dell’anno, è talora possibile che la presenza di piccole ostruzioni bronchiali provocate da cause varie (granulomi da corpo estraneo penetrato in tempi lontani nei bronchi, ostruzioni tumorali dei bronchi in fase iniziale ancora facilmente risolvibili, ecc.) favoriscano la comparsa di una polmonite nel territorio a valle dell’ostruzione bronchiale. In questo caso la polmonite è da considerare secondaria ad un problema primitivo preesistente, che necessita di essere individuato e risolto tempestivamente prima che possa ulteriormente complicarsi (vedi “Tumore bronchiale e polmonare” – “ Polmonite che non guarisce e polmonite che si ripete: i consigli dello pneumologo”).
- Ricordo ancora come sia il periodo estivo quello in cui più frequentemente si stipano le navi ed i traghetti di turisti vacanzieri come fossero sardine (lo stesso vale per gli aerei), spingendo al massimo i climatizzatori degli ambienti interni anche attraverso la funzione di ricircolo dell’aria, con il vantaggio di risparmiare sulle spese di condizionamento (è più economico mantenere fredda aria già raffreddata, piuttosto che raffreddarla pescandola calda dall’esterno), ma con lo svantaggio di impedire il normale ricambio dell’aria che, in ambienti affollati, diluirebbe con maggiori benefici germi e sostanze irritanti in essa presenti.
E’ classico il caso di pazienti che, a distanza di qualche giorno dal ritorno dalle ferie, dopo una traversata in traghetto (provenienza dalle isole) o dopo un volo in aereo, si presentino dal medico per un’infezione respiratoria. - Altra causa di polmonite che con maggior facilità può comparire nel periodo estivo è la Legionella (Legionella pneumophila), batterio responsabile di polmoniti che si contraggono attraverso l’inalazione del batterio cresciuto in dispositivi atti a generare aerosol di microscopiche gocce d’acqua, come accade nel caso del nebulizzato aero-disperso delle docce calde (alberghi, ecc.) o dei nebulizzati usati come refrigeranti corporei in parchi acquatici e parchi divertimento.Legionella pneumophila è quella più frequentemente responsabile della polmonite da Legionella, ma anche altri tipi di Legionella possono essere responsabili di episodi polmonitici, tra cui Legionella dumoffii, Legionella micdadei e Legionella bozemanii.
Attenzione, quindi, a non demonizzare una polmonite che compaia nel periodo estivo.
Senza stupirsi troppo, il miglior consiglio che posso dare è di affidarsi allo pneumologo per affrontare in modo competente una patologia che ancora oggi non si deve sottovalutare.
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