Dott. Enrico Ballor – Pneumologo Torino
AsmaTerapie e Consigli

Asma e Problemi Sessuali: i Consigli dello Pneumologo

Asma e disturbi sessuali (calo del desiderio, impotenza maschile, problemi dell’orgasmo, ecc.) rappresentano una delle realtà cliniche con le quali mi è capitato di dovermi confrontare curando pazienti affetti da asma bronchiale (vedi ”Asma bronchiale: malattia da conoscere”), tanto più in considerazione del mio doppio ruolo di specialista pneumologo e di sessuologo clinico iscritto alla FISS (Federazione Italiana Sessuologia Scientifica).

La comparsa di problemi della sfera sessuale nel paziente asmatico contribuisce a peggiorare la sua qualità di vita, accentuando la generale percezione negativa che lo stesso ha della sua malattia.

Come affrontare il disagio sessuale nel paziente asmatico?

Vediamo, allora, in quali termini si può presentare il disagio sessuale nel paziente asmatico ed in quale modo lo si può affrontare per cercare di risolverlo.

  • Il primo consiglio che posso dare al paziente asmatico che incominci a presentare un qualsiasi problema relativo alla sua sessualità, è di parlarne apertamente con il proprio medico o con il proprio specialista pneumologo!
    Anche se può sembrare un consiglio banale e scontato, così non è.
    Lo dimostra il fatto che, chi per pudore, chi per la convinzione di perdere del tempo nel parlare ad un medico che non è uno specialista del campo, chi ancora perché ad una certa età si tende erroneamente a considerare come “normali” certi “problemi”, spesso il paziente asmatico incomincia a patire dei suoi problemi sessuali e delle conseguenze che da essi possono derivare, quando dopo anni di problemi con il partner mai risolti, in quanto soprattutto mai affrontati con coraggio, gli stessi hanno già prodotto danni, qualche volta non più recuperabili, sugli affetti e sugli assetti sentimentali e famigliari.Essere consapevoli del proprio problema sessuale e consideralo alla stregua di un qualunque problema relativo alla salute, aiuta ad intraprendere per tempo un percorso di cura che spesse volte lo rende più facilmente risolvibile.

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  • Specie in pazienti affetti contemporaneamente da problemi sessuali e asma da sforzo (vedi ”Asma da sforzo o asma da esercizio fisico (E.I.A.): il parere dello pneumologo”), che corrisponde ad una particolare realtà clinica dell’asma connotata dalla presenza di crisi asmatiche che si presentano in concomitanza con l’attività fisica, la gestione delle crisi può prendere in considerazione gli stessi schemi di terapia previsti per questa situazione.
    Il paziente, inoltre, può essere talora fortemente disturbato nell’attività sessuale, dalla previsione negativa delle conseguenze respiratorie secondarie allo sforzo fisico che si appresta a sostenere durante l’atto sessuale, presentando qualche volta un problema di disfunzione erettile (D.E.), sostenuto sulla base di dinamiche psichiche tipiche del difetto dell’eccitazione secondario all’ansia da prestazione.
  • Per quanto attiene ai pazienti con problemi sessuali e asma da reflusso gastro-esofageo (vedi ”Asma e reflusso gastro-esofageo: i consigli dello pneumologo”), bisogna prestare molta attenzione a gestire con esperienza e attenzione i farmaci inibitori delle fosfo-diesterasi impiegati per il trattamento di ciò che un tempo veniva definito “impotenza” e che oggi viene invece indicato con il termine di “disfunzione erettile” (DE).
    Appartengono a questa categoria farmaci quali il sildenafil (Viagra) e il vardenafil (Cialis), che favorendo, purtroppo, non solamente un maggiore afflusso di sangue al pene, ma provocando altresì il rilascio dello sfintere esofageo inferiore (LES), muscolo che, posto tra stomaco ed esofago, impedisce il ritorno del cibo e del succo acido in esofago, possono accentuare in modo anche significativo il reflusso gastro-esofageo, provocando come effetto collaterale la comparsa di crisi asmatiche dipendenti dallo stesso.
    Per questo motivo ritengo opportuno, per il trattamento della disfunzione erettile in questa particolare categoria di asmatici, l’assunzione preliminare di un farmaco antiacido ogni qual volta il paziente decida di utilizzare il farmaco per l’erezione.
  • Nei pazienti con asma bronchiale è possibile che una parte dei problemi sessuali lamentati siano da ricondurre ad effetti indesiderati dei farmaci assunti per la cura dell’asma.
    Il cortisone, ad esempio, può influire su ognuna delle diverse fasi della risposta sessuale, ed in modo particolare sul desiderio, sull’eccitazione (erezione nel maschio e lubrificazione nella donna) e sull’orgasmo, con comparsa di problemi sessuali sia di ordine quantitativo, sia di ordine qualitativo.
    Specie per trattamenti prolungati e per dosaggi di una certa importanza, esso è in grado di alterare, talora in modo rilevante, il desiderio, modificando in maniera qualche volta significativa il volume dell’eiaculato e la lubrificazione vaginale, con una secchezza vaginale durante l’atto sessuale che nella donna può condurre a dispareunia (dolore durante l’atto sessuale).
    Oltre a ciò esso può interferire con la possibilità di raggiungere un orgasmo fisiologico che, in qualche caso, può essere percepito dai pazienti asmatici qualitativamente diverso rispetto alla normalità precedentemente conosciuta.Anche i farmaci anticolinergici inalatori e gli antistaminici impiegati nei pazienti con coesistenza di asma e rinite allergica, possono interferire con l’attività sessuale.
    In modo particolare, specie per somministrazioni prolungate nel tempo, gli antistaminici possono rendersi responsabili di un calo del desiderio sessuale talora importante (calo della libido).
  • Qualche volta, in pazienti asmatici particolarmente sensibili e con spiccata iperreattività bronchiale aspecifica, l’uso di profumi e fragranze da parte di un partner che li usi per rendesi più appetibile e desiderabile da un punto di vista sessuale, rischia di essere causa di una crisi asmatica che interferisce con l’atto sessuale, rendendolo talora assai problematico.
    Lo stesso può essere esteso agli effetti olfattivi di cosmetici applicati sulla cute, o di lacche e spray deodoranti usati dal partner.
  • Specie nel maschio, la percezione del “sentirsi ammalato” (vedi “Ammalato e malattia”), di sentirsi cioè “non normale”, di una normalità ricercata spesso nell’ambito di una “normalità assoluta” e uguale per tutti, anziché accettata in una ben più personale dimensione di una “ normalità individuale”, accentua il rischio del paziente asmatico di non sentirsi “adeguato” nel momento in cui si appresta all’atto sessuale.
    Timoroso del fatto che l’asma possa incidere sulle sue performance sessuali, mettendo in discussione il valore personale e le sue indispensabili conferme edonistiche, qualche volta il maschio fallisce.
    Insieme agli effetti negativi dei farmaci visti sopra, è questa la strada che apre alle fughe dal sesso visto come occasione di giudizio negativo da parte del partner a cui non si è preparati o che non si vuole accettare (calo del desiderio sessuale per il timore di mettere in discussione il proprio orgoglio virile).
    Lo stesso dicasi per i ben più patiti atti sessuali resi difficoltosi, quando addirittura non impossibili, da una carica d’ansia per insuccessi temuti (“E se mi viene l’asma mentre…. ?”), che con dinamiche da “profezie che si auto-avverano” (capita proprio come conseguenza del fatto che ho temuto che capiti) rendono difficoltosa, se non impossibile, l’erezione (ansia da prestazione).
  • Qualche volta è l’attivazione emotiva a giocare brutti scherzi all’intimità dell’asmatico, rendendosi responsabile di insuccessi sessuali conseguenti a crisi asmatiche sostenute su base psicogena (vedi “Asma psicosomatico: il parere dello pneumologo e dello psicoterapeuta” e “Disturbi respiratori a base ansiosa e depressiva”).
  • Si tenga presente, inoltre, che sempre più spesso si assiste ad una tendenza sociale strisciante che vorrebbe imporre una sessualità performante ed “olimpica”, propria più di una competizione sportiva piuttosto che di una realtà sessuale vissuta per sé.
    In realtà la sessualità più appagante dovrebbe essere concepita con rispetto e costruita, nella coppia, in una dimensione che tenga conto di una sessualità più personale e meno consumistica.
    Il rifiuto di una sessualità fatta di performance assolute giudicate per i risultati, ma costruita invece solo per i partner, per “quei” partner, come un vestito fatto “su misura” dal sarto, è la base per orientare al meglio una vita sessuale dell’asmatico che tenga conto delle sue specifiche esigenze, anche e soprattutto in relazione alla sua malattia asmatica.

Conclusione

Nel mio ruolo di pneumologo, oltre che di sessuologo clinico, ho sentito il racconto di pazienti asmatici (più frequentemente maschi) con disturbi della sfera sessuale, riconducibili più frequentemente a disagi della mente piuttosto che non alla patologia asmatica in sé.

Si tranquillizzino, quindi, coloro (uomini e donne) che con asma bronchiale e disfunzioni sessuali non sanno far di meglio se non ignorare il problema o temere lo stesso come privo di soluzione.

Con una corretta rivalutazione della terapia dell’asma e con una riduzione del dosaggio dei farmaci a ciò che è davvero necessario e indispensabile (modifica degli schemi farmacologici), con una buona terapia sessuale e magari con qualche “aiutino” anche farmacologico (perché no?), specie nel caso della disfunzione erettile, il paziente può tornare in grado di riconquistare quella normalità sessuale “fatta per lui (lei)” di cui ha bisogno, per una realtà personale e sociale e per un vissuto sentimentale sentiti come un diritto al quale non dover rinunciare.

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