“Lo Pneumologo Risponde” è la nuova rubrica di questo sito dedicata alle curiosità dei lettori.
La domanda di questa uscita è:
Sono in Cura con il Methotrexate per l’Artrite Reumatoide. Rischio una Malattia Polmonare?
Il dubbio di questa paziente in terapia da anni con un farmaco immunosoppressivo come il methotrexate, non mi pare poi così irragionevole. Il methotrexate viene infatti sfruttato nella terapia dell’artrite reumatoide (R.A.) e di altre sindromi reumatologiche di diversa natura, nonché nel trattamento della psoriasi difficile da curare, proprio per le sue proprietà antiinfiammatorie e immunosoppressive.
Purtroppo in qualche caso esso rischia di produrre sull’apparato respiratorio una serie di conseguenze cliniche che vanno dalla comparsa di tosse secca nel corso del trattamento, fino alla difficoltà a respirare (dispnea) che può dipendere dallo sviluppo di una polmonite eosinofila che qualche volta si accompagna a febbre elevata.
Altre volte, invece, è proprio l’azione anti-immunitaria del farmaco che viene sfruttata in terapia, a diventare causa di un problema respiratorio, facilitando il methotrexate le infezioni bronchiali e polmonari e facilitando in tal modo la comparsa di polmoniti microbiche (virali e/o batteriche).
Si tenga conto, tuttavia, del fatto che, come emerge da un recente studio clinico pubblicato in letteratura medica, pur comparendo tale farmaco nell’elenco di quelli che potenzialmente possono anche indurre fibrosi polmonare, esso sembra in realtà ridurre il rischio della comparsa di questa malattia irreversibile dell’interstizio polmonare frequentemente presente nei pazienti affetti da artrite reumatoide, assumendo in tal senso un ruolo più protettivo che dannoso sullo sviluppo della malattia fibrosante dell’interstizio polmonare presente in questa classe di soggetti.
Approfondimenti
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