“Lo Pneumologo Risponde” è la nuova rubrica di questo sito dedicata alle curiosità dei lettori.
La domanda di questa uscita è:
Mio nipote che fa uso di eroina per via nasale ha crisi d’asma. E’ correlato?
Pur avendo recentemente già risposto ad un signore che mi chiedeva se ci fosse un nesso tra consumo di stupefacenti e sviluppo di malattie respiratorie, ritorno volentieri sull’argomento per rispondere ai dubbi di questa nonna che assiste ad una maggior frequenza di comparsa di crisi asmatiche in suo nipote, da quando lo stesso ha preso l’abitudine di far uso inalatorio di eroina. Probabilmente con un meccanismo legato alla liberazione di istamina comune ai diversi derivati dell’oppio reperibili sul mercato (oppioidi o sostanze oppiacee), che interviene in occasione dell’assunzione dell’eroina per via nasale in modo poi non dissimile da quanto avvenga per l’inalazione di sostanze allergeniche alle quali il paziente asmatico risulti sensibilizzato, l’inalazione di eroina può provocare in alcuni soggetti asmatici sensibili, specie se allergici, la comparsa di un broncospasmo, cioè di quell’evento clinico-biologico che è alla base delle crisi respiratorie acute dell’asma bronchiale.
Il medico è spesso indotto in errore nel tentativo di meglio inquadrare, da un punto di vista diagnostico, la causa di queste crisi d’asma di fronte a pazienti asmatici con tale abitudine, in quanto gli stessi per vergogna tendono a ometterla o a negarla.
Ricordo come anche il talco presente nelle dosi pronte reperibili in commercio, usato per “tagliare” la sostanza pura, sia in qualche caso responsabile di broncospasmo in soggetti che ne facciano uso per via iniettiva endovenosa, per quanto tale meccanismo riferito al talco pare non intervenire nel caso lo stesso venga assunto per via inalatoria.
La crisi respiratoria asmatica successiva all’assunzione della dose per via nasale può comparire da qualche minuto dopo l’inalazione della dose, fino al giorno successivo, con un progressivo peggioramento, nei giorni, dei tipici sintomi asmatici (tosse, dispnea espiratoria con sibilo e senso di costrizione al torace).
Per assunzioni massive di sostanza per via inalatoria il broncospasmo può aggiungersi al blocco respiratorio del tronco cerebrale a spiegare l’insufficienza respiratoria acuta che può richiedere la ventilazione assistita del paziente e che, in qualche caso, diviene poi responsabile della morte dello stesso.
Approfondimenti
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