“Lo Pneumologo Risponde” è la nuova rubrica di questo sito dedicata alle curiosità dei lettori.
La domanda di questa uscita è:
Conservanti, Coloranti e Additivi Alimentari possono Provocare Asma?
Assolutamente si!
Tra le migliaia di conservanti e additivi impiegati nell’industria alimentare, ve ne sono alcuni che più facilmente possono provocare una crisi respiratoria nei pazienti asmatici. Mi riferisco in particolare ai solfiti, alla tartrazina (E102) e ai benzoati.
A proposito dei solfiti ho già scritto in un mio precedente articolo, sottolineando i particolari rischi che tali sostanze comportano per i pazienti affetti da asma bronchiale (vedi l’articolo citato sotto).
E’ possibile trovarli i molte bevande alcoliche e non alcoliche (vedi elenco nell’articolo citato) e la comparsa della crisi asmatica, di intensità spesso variabile in rapporto alla quantità di conservante presente nell’alimento, compare generalmente in tempi brevi rispetto all’ingestione dell’alimento che li contiene.
A proposito della tartrazina (E102), si tratta di un additivo alimentare colorante e corrisponde ad una molecola di un sale di sodio che contiene zolfo e per questo di colore giallo.
La tartrazina viene impiegata come colorante nel confezionamento delle caramelle alla frutta, nelle marmellate, nelle gelatine di frutta, nelle mostarde e nei gelati allo zabaione per il bel colore giallo che è in grado di conferirgli, anche se ciò vale per tutti gli alimenti che presentano questo colore (accentuatore del colore naturale) senza porre limiti alla fantasia.
La tartrazina è ritenuta responsabile di crisi d’asma anche di notevole intensità in soggetti sensibili e ne condivide in qualche caso la responsabilità con l’acido acetilsalicilico (Aspirina) nel determinismo delle crisi asmatiche dei pazienti sensibili a questo farmaco.
Per quanto invece si riferisce ai benzoati, questi sono rappresentati da diverse salificazioni dell’acido benzoico, derivato dal benzene e usato come conservante alimentare in virtù delle sue proprietà antibatteriche e anti-fungine (anti-muffa).
La sua presenza, ad esempio nei succhi di frutta, in alcune bevande e nel pesce conservato, è dichiarata dalle sigle E211 (benzoato di sodio), E212 (benzoato di potassio) ed E213 (benzoato di calcio).
Approfondimenti
Per approfondire vedi anche:
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- Asma bronchiale: malattia da conoscere
- Farmaci che possono provocare asma o causare danni ai polmoni e alla funzione respiratoria
- Asma, vino e solfiti: il parere dello pneumologo
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