Quando il respiro, comunque inteso, smette di essere un atto automatico ed inconscio della vita ed inizia ad essere percepito dalla persona come un “problema” , è meglio occuparsi di lui prima che lui incominci ad occuparsi di noi.
Una opportunità per valutare il disagio respiratorio e giungere alla comprensione delle sue cause orientandosi correttamente alla soluzione della criticità.
Il respiro: Conoscerlo per comprenderne l’importanza
Come spesso avviene per tutto ciò che è quotidianamente sotto i nostri occhi e non rappresenta più una novità, ci abituiamo a dare per scontate certe cose senza più essere in grado di percepirne la presenza e l’importanza.
Così avviene, ad esempio, anche per il respiro, quell’indispensabile atto della vita che, dal primo vagito del neonato, accompagna l’uomo senza interruzione per tutta la sua esistenza.
Respirare vuol dire garantire all’organismo quel fondamentale meccanismo biologico che, attraverso il ciclico e pendolare riempimento e svuotamento dei polmoni, consente il corretto approvvigionamento di ossigeno ai tessuti ed agli organi, permettendo al contempo la corretta eliminazione dell’anidride carbonica, tossica se presente nel sangue in quantità elevata.
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Mentre in condizioni di normalità e di buona salute l’atto respiratorio procede silenzioso in modo semplice e naturale, automatico e senza sintomi disturbanti, tanto da non doversene occupare, in presenza invece di disfunzioni o di malattie dell’organismo fin dalle fasi più iniziali, quando ancora i sintomi allarmanti sono assenti o talmente minimi da non destare preoccupazione, esso può trasformarsi in un disturbo od in una sensazione di disagio e di difficoltà a volte mal definibili che lo fanno percepire come un atto alterato e faticoso la cui presenza diviene chiaramente percepita come un fatto problematico.
Ciò che solo fino a pochi giorni prima non si rendeva manifesto, lo diviene ora senza apparente spiegazione.
E’ utile allora comprendere la grande importanza del prestare una sufficiente attenzione a ciò che il respiro ci vuole segnalare con quel suo “annunciarsi”.
Una grande quantità di malattie possono manifestarsi già dalle fasi più precoci alterando il respiro.
Tra queste ci sono le malattie bronchiali e polmonari, l’ipertensione arteriosa non ben controllata, molte malattie cardio-circolatorie, malattie allergiche del tratto respiratorio comprese quelle che alterano la respirazione nasale, alcuni disturbi del sonno oltrechè malattie neurologiche, disturbi psicosomatici e depressivi ed i disturbi d’ansia e da stress.
Il disagio respiratorio può essere efficacemente affrontato attraverso l’individuazione precoce delle cause del disturbo tramite una valutazione medico-specialistica e con l’ausilio di semplici esami diagnostici funzionali non fastidiosi e soprattutto non invasivi in grado di orientare ad una corretta prescrizione e programmazione di interventi terapeutici finalizzati a risolvere rapidamente il problema.
Più la diagnosi del problema che sostiene il disagio respiratorio è precoce, tanto più sarà facile pervenire alla soluzione per non rischiare che sia la comparsa di una malattia evidente a farci comprendere tale causa.
E’ certamente un errore negare o trascurare un qualunque problema di salute anche se non grave.
E’ invece più prudente e rassicurante affidarsi subito alla valutazione di un esperto in modo da non rischiare di trasformare un momentaneo disagio, spesso rapidamente risolvibile, in un problema maggiore tendente alla cronicizzazione e pertanto più impegnativo da trattare.
In presenza di un qualunque disturbo respiratorio anche minimo è opportuno orientarsi subito verso una consulenza risolutiva piuttosto che aspettare rinviando un intervento terapeutico per indolenza o per paura, considerando sempre che il disagio respiratorio è una realtà clinica spesso assai complessa, da soppesare sempre attentamente nei suoi due aspetti estremi che lo pongono a cavallo tra una malattia fisica ed un disturbo più generale della dimensione psicologica ed emozionale.
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