“Lo Pneumologo Risponde” è la nuova rubrica di questo sito dedicata alle curiosità dei lettori.
La domanda di questa uscita è:
E’ possibile essere asmatici al gatto e respirare bene anche con il gatto in casa?
E’ meglio subito fare chiarezza sul concetto di “asmatico al gatto”.
Che cosa intende la ragazza che mi pone questa domanda?
Se con “asmatico al gatto” lei intende “asmatica” + “allergica al gatto”, la possibilità che un paziente asmatico, sensibilizzato agli allergeni del gatto, possa respirare bene (cioè non presentare crisi d’asma) muovendosi in un ambiente ove sia presente un gatto, mi pare assai remota anche se non impossibile.
Visita Pneumologica
Che cos’è (e come viene fatta)?
Scopri tutte le fasi della visita specialistica e come il Dott. Enrico Ballor valuta il paziente per il disturbo che presenta.
Guarda il Video
Ci sono pazienti asmatici, sensibilizzati alle forfore e al pelo di questo amabile felino, che magari per anni possono presentare crisi asmatiche in presenza dell’animale e che, trascorso un certo periodo, pur mantenendo la sensibilità cutanea agli allergeni del gatto, cessano di avere crisi di broncospasmo in sua presenza.
Una sorta di vera e propria “desensibilizzazione” naturale, diciamo di “tolleranza intervenuta nel tempo”, che può qualche volta far si che l’asmatico sensibilizzato al gatto in senso allergologico, incominci a tollerare la presenza dell’animale senza più avere crisi respiratorie.
In alcuni pazienti può permanere la presenza di sintomi allergici che interessino solo il naso o occhi e naso (rinite e oculo-rinite allergica), in assenza di crisi asmatiche.
Si possono avere, quindi, diverse situazioni:
- soggetto sensibilizzato al gatto (test allergologici positivi), senza che si manifestino sintomi allergici, nè di tipo asmatico, nè di tipo rinitico o oculo-rinitico
- asmatico non sensibilizzato agli allergeni del gatto (test allergometrici negativi), che non presenta crisi d’asma in presenza del gatto
- asmatico sensibilizzato al gatto (test allergometrici positivi), che presenta crisi d’asma in presenza del gatto, con o senza concomitante interessamento nasale e oculare
- asmatico sensibilizzato al gatto (test allergometrici positivi) che, pur mantenendo nel tempo la sensibilità cutanea, acquisisce un buon grado di tolleranza all’esposizione all’animale che gli consente di non avere crisi respiratorie in sua presenza
- asmatico nel quale non si dimostri una sensibilizzazione allergica al gatto (test allergometrici negativi), che tuttavia presenta crisi d’asma in presenza dell’animale. Per la spiegazione di tale condizione rimando alla lettura di uno degli articoli consigliati di seguito.
Approfondimenti
Scopri di più su questo argomento leggendo anche:
- Asma bronchiale
- Asma bronchiale: malattia da conoscere
- Malattie allergiche delle vie aeree
- Asma allergico da pelo del gatto: il parere dello pneumologo
- Bimbo, animali domestici, asma e allergie respiratorie: i consigli dello pneumologo
- Criceti, cavie, topi e conigli: lo pneumologo e l’asma da piccoli roditori domestici
- Asma bronchiale allergico: quando praticare le prove allergometriche nel bambino e nell’adulto
- Asma allergico con prove allergologiche negative: il parere dello pneumologo
- I “fenotipi dell’asma”: i diversi modi di presentarsi dell’asma bronchiale
- La “GUIDA”: Asma Bronchiale: cause, sintomi, cura
Visita Pneumologica
Che cos’è (e come viene fatta)?
Scopri tutte le fasi della visita specialistica e come il Dott. Enrico Ballor valuta il paziente per il disturbo che presenta.
Guarda il Video
Chiedi allo Pneumologo
Se hai una domanda da porre al Dott. Ballor, compila ora il modulo qui sotto.
Le migliori domande che verranno giudicate più di interesse generale, troveranno risposta su questo sito nelle prossime settimane.